Ti è mai capitato di guardare video con colori e immagini curate, effetti grafici accattivanti eppure c’era qualcosa di tremendamente non professionale? Probabilmente il problema stava nell’audio.
Sembra scontato eppure le videocamere, che siano integrate nel tuo smartphone oppure l’evoluzione della tua macchina fotografica, sono fatte per catturare la luce e trasformarla in segnali digitali. Creare immagini è quello che sanno fare meglio, la registrazione dell’audio è invece stata ovviamente messa in secondo.
La qualità audio nelle produzioni video tuttavia è spesso sottovalutata. Acquistiamo videocamere con una definizione sempre crescente di pixel, che possono girare in condizioni di luce estreme e che riprendono ad una velocità 4 volte superiore alla percezione dell’occhio umano. Alla qualità dei microfono non si presta troppa attenzione.
Qualche accorgimento e poche decine di euro di investimento possono però fare la differenza da subito per la qualità dell’audio dei tuoi video.
Microfoni ce ne sono di tante tipologie e livelli: quelli per catturare i suoni d’ambiente e quelli per registrare in studio un cantante. Ogni situazione ha caratteristiche e soluzioni diverse, più o meno raffinate e professionali, secondo la disponibilità di budget della produzione.
Qui mi focalizzo sulla cattura dell’audio di una video lezione, di un’intervista, di un tutorial o un vLog. In questa situazione lo speaker si rivolge direttamente al pubblico e la presenza del microfono nell’inquadratura è giustificata.
Lascia perdere il microfono integrato. Oltre ad essere di scarsa qualità non lo puoi avvicinarlo allo speaker senza modificare l’inquadratura. Investi in un microfono lavalier anche detto lepel mic (da bavero). Sono quelli più economici e semplici da utilizzare. Non disturbano troppo l’inquadratura perché non sono più grossi di una cimice e si agganciano ai vestiti.
Un microfono omnidirezionale lavalier può costare dai 10,00 € ai 140,00 €. Ovviamente la qualità che assicura la ditta produttrice, la sua storia di qualità e affidabilità fanno dal differenza. Ecco alcuni link per darti un’idea: questo è un microfono versatile con cui iniziare a sperimentare BOYA M1 oppure il microfono lavalier della RODE è di ottima qualità e pensato per smartphone SmartLAV RODE.
Un dettaglio non indifferente da considerare nell’acquisto è che la porta di ingresso degli smartphone solitamente non è uguale a quelle delle foto/video camere. Presta attenzione al mini jack.
La difficoltà maggiore nella cattura del suono è eliminare le interferenze. In un ambiente, anche silenzioso, ci sono molti suoni che il nostro cervello automaticamente non percepisce, perché risultano poco interessanti; un microfono invece cattura tutto. La registrazione delle immagini è più semplice perché possiamo scegliere cosa inquadrare e cosa lasciare fuori campo.
Ci sono microfoni che riescono a catturare suoni solo da una sola direzione. I microfono lavalier sono invece omnidirezionali, catturano il suono a 360 gradi. Occorre quindi avvicinare il microfono alla fonte sonora, e quindi allo speaker, affinché la voce sia registrata con chiarezza e tutti gli altri suoni d’ambiente non siano di disturbo.
Il microfono è nell’inquadratura e risulta visibile anche se parzialmente camuffato nell’orlo dei vestiti. I microfoni lavalier sono semplici da posizionare; devi fare attenzione quando posizioni e indossi il microfono. Se i vestiti dovessero sfregare sulla capsula, il rumore prodotto rovinerebbe irrimediabilmente la traccia audio del video.
Può sembrare scontato ma preferisco ricordarlo. I microfoni hanno fili non più lunghi di un metro. E’ meglio dotarsi di una prolunga per avere il microfono collegato alla videocamera e un’inquadratura professionale a mezzo busto, invece di un primissimo piano sul naso. Prima di cliccare acquista, fai attenzione al connettore della prolunga. So che essere microfonati e legati a un cavo non né comodo ma è il compromesso per iniziare a girare video che si fanno guardare e con il minimo della spesa.
Le alternative sono o investire in un trasmettitore wireless, come questo della RODE, oppure orientarsi su un microfono shotgun, con i suoi pro e contro. Ma questa è un’altra storia.
L’ingresso audio del tuo SmartPhone, quella in cui inserisci anche le auricolari per ascoltare la musica, è molto simile a quella di una foto/video camera. In entrambi gli apparecchi la porta è quel buchino in cui puoi infilare lo spinotto del microfono, detto comunemente audio mini jack. Sembrano uguali ma gli ingressi per il microfono hanno standard differenti.
I telefonini hanno un’unica porta per microfono e auricolari e sono compatibili con spinotti TRRS. Video camere e macchine fotografiche hanno un ingresso riservato al microfono compatibili con un connettore di tipo TRS.
E’ complicato da spiegare a parole ma se guardi l’immagine attentamente, puoi notare che i microfoni per smartphone hanno una linea nera in più.
Se inserisci un microfono TRS per videocamera in uno smartphone, entra ma non registra; l’audio del video viene catturato dal microfono integrato. Lo stesso accade al contrario: quando inserisci un microfono (TRRS) progettato per un telefono (come lo SmartLAV della RoDE) nella tua foto-video camera l’audio non viene registrato.
Esistono comunque degli adattatori: da TRRS a TSR (come questo) oppure dei più comuni sdoppiatori (come questo) che hanno hanno anche la funzione di inserire cuffie e microfono distinti in un computer o smartphone. Alcuni produttori forniscono in confezione adattatori e accessori, come il microfono della APTek e altri simili.
Non sempre è specificato il tipo di spinotto mini jack nelle informazione sul prodotto e il microfono viene promosso come universale, che funziona cioè con laptop, smartphone e videocamera. La cosa è vera in parte perché senza un adattatore il microfono è inutilizzabile.
Alcuni microfoni preamplificati funzionano sia con smartphone che con fotocamere. Questi hanno un interruttore, delle batterie e un connettore TRRS; in questo modo il sistema di accensione e spegnimento svolge la funzione di adattatore. Uno di questi è l’M1 della BOYA.
Hai già provato a registrare i tuoi primi vlog? Sei andata subito d’accordo con il microfono? Se hai domande scrivi qui sotto. I tuoi dubbi saranno d’aiuto a tutti.
Se dopo aver letto questo articolo hai deciso che con i video vuoi fare sul serio, clicca qui sotto e dai un’occhiata alla consulenza PILOTA
maestra di videoMAGIE
Creo video e insegno a farlo
a chi ha un'impresa STRAordinaria
da raccontare